Pensiero


LUCIA

Sono entrata in gruppo poco più di 3 anni fa’, all’età di 22 anni. Era da un po’ che pensavo di entrarci ma per vari motivi avevo rimandato. Ho scelto proprio questo gruppo poiché vi faceva parte una ragazza disabile con la quale sono cresciuta. Sono rimasta poi in questo gruppo poiché mi sono trovata bene. Ho sempre avuto la necessità di sentirmi e rendermi utile ed ho scelto di fare volontariato coi disabili poiché è una realtà con la quale fin da piccola... sono stata in contatto e con la quale non ho mai avuto problemi a relazionarmi. Inizialmente in gruppo mi sentivo un po’ giovane rispetto agli altri volontari che però si sono dimostrati subito molto disponibili, scherzosi e quindi mi sono trovata bene ugualmente. Nonostante conoscessi già questa realtà spesso all’inizio non sapevo come comportarmi coi ragazzi, ma i volontari sono stati sempre disponibili a dare spiegazioni, indicazioni quando richieste o necessarie e a farsi da parte per lasciarmi sperimentare da sola quando ne avevo bisogno. Ognuno poi fa’ ciò che si sente. Di carattere mi è difficile instaurare subito un rapporto profondo, nonostante i ragazzi siano fin da subito calorosissimi, ma alla fine ci si vede solo 2 volte al mese. Ad aver cambiato il tutto in maniera del tutto positiva è stata la prima vacanza che ho fatto col gruppo. Un’esperienza nuova ed unica, molto bella anche se a volte impegnativa (che per la prima volta chiede abbastanza spirito di adattamento)! I miei stessi amici ancora oggi mi chiedono cosa mi spinga ad andarci ormai ogni anno e io stessa non so’ dare una vera risposta, forse è lo spirito di condivisione che regna, il reciproco aiuto, la divisione dei compiti, il divertirsi e scherzare assieme. In vacanza si creano rapporti stretti tra ragazzi e volontari e tra i volontari stessi, esce e si impara ad accettare il meglio (ed il peggio!) di ognuno.